Se US Preventive Services Task Force (USPSTF) ha recentemente pubblicato una nuova raccomandazione che riguarda specificamente l’ansia nei bambini e adolescenti, affermando che ci sono evidenze che supportano i benefici di uno screening su bambini e ragazzi tra gli 8 e i 18 anni per la presenza di disturbi ansiosi, vuol dire che la nostra società si sta accorgendo che i nostri ragazzi non stanno bene, e la loro salute mentale sta peggiorando.
Definizione
I disturbi d’ansia sono caratterizzati da stato di paura, preoccupazione e terrore, che compromette gravemente le normali capacità di funzione del bambino, e risulta sproporzionato rispetto alle reali circostanze del momento. L’ansia può essere somatizzata in sintomi fisici. Il disturbo d’ansia, comune negli adulti, incomincia a registrare numeri preoccupanti nei bambini e negli adolescenti, con percentuali crescenti tra 6 anni (3%) e 17 anni (7,8%) negli USA.
Il problema è che i soggetti giovani con disturbo dell’ansia hanno un rischio maggiore di depressione, comportamento suicidario, dipendenza da droghe e alcol, e difficoltà scolastiche nelle fasi successive della vita. La diagnosi è clinica.
Quali sono i fattori di rischio per il disturbo d’ansia?
- Fattori generali tradizionali quali l’indole genetica, l’incapacità di stabilire una connessione emotiva con un genitore (disturbo di attaccamento), la sofferenza inflitta da genitori in conflitto tra loro o iperprotettivi, o che si separano presto, e il maltrattamento da parte di chicchessia. Dei fattori generali fanno parte le condizioni ambientali, quali la povertà e il livello socioeconomico basso.
- Fattori “nuovi”, generati dai cambiamenti socioculturali dell’umanità, quali l’alta prevalenza di stati d’ansia nella popolazione LGBTQ e l’aumento dei disturbi mentali nei giovani di razza nera, in passato molto meno colpiti rispetto ai coetanei bianchi. Inoltre, si riscontra che disturbi d’ansia sono più frequenti in bambini non-ispanici bianchi in confronto a bambini con differenti origini razziali o etniche. Un quadro simile si ritrova nei giovani Nativi Americani in Alaska. Le esperienze negative di vario genere (tra cui la discriminazione razziale e l’abuso precoce di alcool e sostanze stupefacenti), eclatanti o subdole che siano, sono eventi potenzialmente traumatici. Sovente i soggetti coinvolti non arrivano all’osservazione dei Centri di salute mentale, per cui si possono facilmente immaginare le conseguenze sugli adulti che diventeranno.
- USPSTF non nomina la pandemia da Covid-19, probabilmente ritenendola compresa nei precedenti, ma vale la pena di considerarla a sé, presumendo il contributo massiccio che avrà sulle future statistiche (attualmente si stima che tra i giovanissimi 1 su 4 soffra d’ansia e 1 su 5 di depressione). L’impatto emotivo del lockdown con il distanziamento dagli amici e da persone care, della chiusura delle scuole e della didattica a distanza, del sovvertimento e della mancanza della routine della loro vita, dell’ansia e dell’incertezza legata alla malattia, e la paura dei genitori: è impensabile che tutto questo abbia lasciato indenni proprio i soggetti che, essendo più giovani, hanno una personalità meno strutturata e resiliente.
Screening e trattamento
Lo screening è rivolto a bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni che non abbiano già una diagnosi di disturbi d’ansia, e che non mostrino segni evidenti o sintomi d’ansia.
I test di screening utilizzano gli stessi strumenti che servono alla diagnosi: storia personale, familiare e sociale, osservazione comportamentale e compilazione di questionari. Non sono facilmente utilizzabili nella medicina di base, perché devono essere estesi nel tempo e sovente il medico di medicina generale si sente impreparato. Particolarmente difficili nei bambini più piccoli, vanno meglio con i più grandi e gli adolescenti (12-17 anni). La maggiore utilità si riscontra nei giovani soggetti con fattori di rischio presenti. Intervalli ottimali di controllo non sono stati stabiliti né raccomandati. Lo screening estemporaneo può essere di qualche utilità nei giovani soggetti che si rivolgono, seppur raramente, a un Servizio Sanitario per qualche motivo. Il trattamento si basa sulla psicoterapia e sui farmaci, da soli o in combinazione. L’approccio più usato è la terapia cognitivo/comportamentale, che mira a controllare i problemi personali cambiando il modo di pensare e comportarsi. La Duloxetina, un inibitore della ricaptazione della serotonina, è l’unico farmaco approvato dalla FDA nei bambini >7anni.
Benefici e rischi dello screening
Non ci sono misure oggettive dirette. Ci si basa sull’evidenza indiretta di un legame tra uno screening accurato e i risultati del trattamento. Inoltre, i diversi studi sono stati fatti su popolazioni diverse e il trattamento non è uniforme. Tuttavia, una valutazione globale, mettendo insieme diversi studi, conclude che l’intervento cognitivo/comportamentale porta a un miglioramento dello stato d’ansia, anche se i dati sul miglioramento delle prestazioni individuali non sono uniformi. Lo stesso per il trattamento farmacologico: miglioramento dei sintomi, ma risultati variabili sulle prestazioni. E i danni dello screening? Anche qui non ci sono studi che abbiano rilevato danni diretti, ma soltanto evidenze indirette di danni causati da risultati di uno screening inaccurato, e danni da trattamento. Non ci sono evidenze di correlazione tra il trattamento cognitivo/comportamentale e ideazione di suicidio. Con la farmacoterapia sono riportati in numero maggiore i casi correlati a suicidio, e crisi psichiatriche, interruzioni di trattamento dovuti a ciò, ma i casi sono rari e non statisticamente significativi.
Conclusioni
L’ansia non è solo una cosa da grandi. Gli adulti devono prendersi cura della mente e dello spirito di un bambino nello stesso modo in cui si prendono cura del benessere del loro corpo. Per i medici, è facile farlo in un ambulatorio affollato? No. È facile con una visita di circa 15 minuti? No. È necessario? Inequivocabilmente Sì. I Servizi Sanitari Nazionali incomincino a entrare nell’ordine di idee di considerare la psichiatria tra i servizi di Medicina di Base.
Riferimenti
USPSTF Final Recommendation Statement. Anxiety in Children and Adolescents. Screening. October 11, 2022. https://www.uspreventiveservicestaskforce.org/uspstf/index.php/recommendation/screening-anxiety-children-
US Preventive Services Task Force Recommendation Statement. Screening for Anxiety in Children and Adolescents. October 11,2022. JAMA. 2022;328(14):1438-1444. doi:10.1001/jama.2022.16936 https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2797219
Mary M. Gleason, Lindsay A. Thompson: Depression and Anxiety Disorders in Children and Adolescents. JAMA Pediatrics Patient Page. March 28, 2022. Doi:10.1001/jamapediatrics.2022.0052. https://jamanetwork.com/journals/jamapediatrics/fullarticle/2790367
Disturbo d’ansia in bambini e adolescenti. Screening. https://www.aspicodv.com/schede/disturbo-dansia-in-bambini-e-adolescenti-screening/