ASPIC. Un Anno di Successi e Sfide nella Promozione della Salute a Falchera


È stato un anno di esperienze significative per l’iniziativa di promozione della salute portata avanti dall’associazione ASPIC nella zona di Falchera, Torino. Questo Progetto, originato da un partecipante al Programma ELISA presso la Casa del Quartiere di San Salvario, ha rappresentato un tentativo di migliorare la salute della comunità attraverso interventi mirati e l’istituzione di un punto informativo sulla salute (Infopoint).

Quali sono stati i risultati di questa prima fase dell’iniziativa?

1.Incontri a Gruppi per la Prevenzione delle Malattie. ASPIC ha organizzato incontri a piccoli gruppi (Corsi) con l’obiettivo di sensibilizzare sulla prevenzione di malattie che impattano maggiormente sui Servizi Sanitari. Questi incontri sono stati aperti a tutti, compresi anziani di entrambi i sessi e donne immigrate da paesi come Egitto, Marocco e Nigeria. La decisione di coinvolgere la popolazione generale, invece di limitarsi alle sole donne immigrate, aveva uno scopo importante: comprendere meglio il potenziale pubblico target e le relative esigenze, per adattare i contenuti degli incontri formativi a tali caratteristiche.

Gli incontri sono stati tenuti da medici di ASPIC e hanno riguardato temi relativi a prevenzione primaria e secondaria. Questa fase dell’iniziativa è stata generalmente apprezzata, poiché ha stimolato l’interazione e la discussione tra i partecipanti. Tuttavia, la frequenza agli incontri è stata discontinua, principalmente a causa di barriere come la gestione dei figli, la distanza, specialmente per gli anziani, e il fatto che gli incontri non fossero finalizzati a trovare una sistemazione nel mondo del lavoro.

2. L’Infopoint e l’Accesso alle Informazioni sulla Salute. L’Infopoint è stato creato per rispondere alle domande e alle preoccupazioni di chiunque fosse interessato a identificare i propri rischi per la salute e a conoscere gli interventi necessari per ridurli o per migliorare l’attuale stato di salute. Tuttavia, l’accesso all’Infopoint è stato limitato, il che era in parte prevedibile dato che si trattava di un’iniziativa poco conosciuta a livello locale.

La maggior parte delle persone che hanno utilizzato l’Infopoint erano giovani donne immigrate, apparentemente in buona salute, ma con problemi socioeconomici. Per queste persone, l’importanza di una dieta sana, dell’attività fisica e delle vaccinazioni raccomandate era comprensibile, ma non una priorità rispetto alle sfide quotidiane che dovevano affrontare. Questo ha confermato la sottovalutazione della necessità di integrare comportamenti e stili di vita sani nella routine quotidiana.

3. Identificazione di una Rete di Riferimento. Il terzo obiettivo dell’iniziativa di ASPIC è stato l’identificazione di una rete di riferimento di professionisti e organizzazioni che potessero essere complementari alle attività dell’associazione. Questo sforzo ha portato a contatti con medici di medicina generale, farmacisti e referenti di diverse strutture del territorio, come la biblioteca, la parrocchia e DAMAMAR. Il Comitato di Sviluppo di Falchera ha svolto un ruolo cruciale nel favorire l’interazione tra le differenti realtà, e l’APS Attivamente Benessere si è proposta come principale collaboratore locale di ASPIC.

Quale futuro per ASPIC in Falchera?

Nonostante le sfide affrontate nel primo anno di attività, ASPIC intende mantenere l’iniziativa a Falchera per almeno due motivi. In primo luogo, l’associazione desidera sensibilizzare sulla responsabilità di prendersi cura della propria salute, specialmente in un’area urbana come Falchera, dove molte persone affrontano sfide legate all’invecchiamento, all’immigrazione e a problemi economici. La salute spesso passa in secondo piano e l’obiettivo di ASPIC è cambiare tale prospettiva.

In secondo luogo, ASPIC ritiene fondamentale che la promozione della salute non sia limitata al punto di vista biomedico, ma coinvolga attivamente le diverse realtà che operano sul territorio, inclusi professionisti e organizzazioni locali. Il ruolo di facilitatore svolto dal Comitato di Sviluppo locale è essenziale in questo processo.

In conclusione, ASPIC ha compiuto un primo passo nella promozione della salute a Falchera, ma le sfide rimangono. La volontà di adattarsi alle esigenze della comunità e il desiderio di coinvolgere molti attori locali sono premesse importanti per il futuro. Sensibilizzare sull’importanza di difendere la propria salute è un obiettivo importante; ASPIC è determinata a impegnarsi in tale direzione sperando di fornire un utile contributo per il benessere della popolazione.