Come la Facoltà di Medicina si sta aggiornando per affrontare i cambiamenti climatici


Il cambiamento climatico rappresenta una crisi sanitaria pubblica attuale e in costante aumento. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo ha definito come la più grande minaccia per la salute dell’umanità. Gli effetti combinati del cambiamento climatico, dell’inquinamento atmosferico e del degrado ecologico, tra cui eventi meteorologici estremi, calore intenso, scarsa qualità dell’aria e dell’acqua, alterazione dei raccolti e ridotta sicurezza alimentare, modificazione nell’ecologia dei vettori e conflitti sociali, hanno conseguenze devastanti sulla salute umana. Tali problemi rappresentano anche questioni di equità sanitaria, poiché si intersecano con forze sistemiche come il razzismo strutturale, le disuguaglianze di reddito e l’ingiustizia ambientale, aggravando le disuguaglianze pre-esistenti. Ad esempio, le comunità storicamente colpite dalla pratica del “redlining” affrontano maggiori rischi sanitari dovuti a esposizione a pozzi di petrolio e gas, livelli di inquinamento più elevati, minore copertura arborea e spazi verdi, temperature superficiali più elevate nei quartieri che abitano.

Il cambiamento climatico ha implicazioni significative anche per la pratica medica. Per fornire cure efficaci, i medici devono comprendere come tale condizione influenzi lo stato di salute, e applicare tali conoscenze nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e del counseling per la riduzione dei rischi. Il ruolo dei medici è particolarmente cruciale poiché sono considerati tra le voci più affidabili nel mitigare gli effetti negativi sulla salute indotti dal clima. Di seguito, un elenco di patologie influenzate da modifiche climatiche:

Malattie infettive

  • Malattie Infettive Trasmesse da Vettori. Dengue, Zika e Chikungunya; Malaria; Malattia di Lyme
  • Malattie Trasmesse dall’Acqua e dal Cibo. Colera; Salmonellosi e infezioni da E. coli:
  • Malattie Respiratorie Legate all’Inquinamento. Infezioni respiratorie acute

Malattie non infettive

  • Malattie Respiratorie Croniche. Asma e BPCO; Rinite allergica
  • Malattie Cardiovascolari. Infarto e ictus; Ipertensione
  • Malattie renali. Malattia renale cronica
  • Disturbi mentali. Ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico; Suicidio e Ideazione Suicidaria
  • Malnutrizione e problemi alimentari. Malnutrizione; Insicurezza Alimentare.

Negli ultimi anni c’è stata una crescente consapevolezza della necessità di introdurre la formazione sul clima nelle Facoltà di medicina e nelle professioni sanitarie interdisciplinari. La letteratura documenta progressi in questo ambito, con quadri di competenze formulati in salute pubblica e raccomandazioni per l’educazione al clima nelle scuole di infermieristica e nelle facoltà di medicina. A livello internazionale, sforzi per integrare l’educazione sul cambiamento climatico nei curricula delle scuole mediche sono stati riportati in paesi come Regno Unito, Australia, Irlanda e Canada.

Negli Stati Uniti, si sta sempre più riconoscendo l’importanza di preparare i futuri medici a integrare la conoscenza degli impatti del cambiamento climatico sulla salute nella propria pratica clinica. Un sondaggio dell’Association of American Medical Colleges (AAMC) ha rivelato che il 55% delle Facoltà di medicina aveva inserito gli effetti del cambiamento climatico sulla salute come argomento obbligatorio nei corsi pre-clinici e clinici nel 2022, rispetto al 27% di due anni prima.

Presso la Harvard Medical School (HMS), un gruppo di studenti, riconoscendo la necessità di una maggiore attenzione al cambiamento climatico, ha collaborato con i docenti per sviluppare un programma focalizzato sugli effetti del clima sulla salute respiratoria. Il progetto è stato integrato nel curriculum del primo anno di medicina, con l’obiettivo di introdurre concetti legati al cambiamento climatico senza sovraccaricare il programma già esistente. Ad esempio, quando la classe stava studiando l’asma infantile, è stato loro chiesto di considerare i fattori di rischio sociali e ambientali di un paziente ipotetico; nello specifico come vivere in un quartiere con aria inquinata dalla combustione di combustibili fossili o da incendi boschivi. Il team ha sviluppato una spiegazione sui diversi tipi di inquinamento, le sue varie fonti e le interazioni con i polmoni. Anche se la presenza di particelle depositate nel polmone a causa dell’inquinamento era un concetto già trattato durante gli studi, con la nuova lezione si è discusso di come diversi tipi di inquinamento, interagendo con il tessuto polmone, generassero specifiche patologie.

Dopo tale esperienza la politica educativa della Harvard Medical School ha approvato che i curricula di tutti gli studenti di Medicina dovessero comprendere formazione su diagnosi, prevenzione, segnalazione appropriata e trattamento di effetti sulla salute conseguenti a “Cambiamento Climatico, Ambiente e Salute”

Tale tema curriculare è guidato da un gruppo di lavoro composto da docenti provenienti da HMS e da ospedali affiliati di Harvard, e da studenti molto attivi e interessati al problema. Sono previste cinque aree di approfondimento, durante le quali sono effettuati tutoraggio e orientamento professionale, coordinamento di progetti, ricerca e tirocini. Le cinque aree sono:

  • Definire i meccanismi fisiopatologici attraverso i quali il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico e il degrado ecologico incidono sulla salute umana.
  • Applicare la conoscenza degli impatti del clima sulla salute umana all’assistenza clinica dei pazienti, inclusa la prevenzione, la diagnosi e la consulenza sulla riduzione del rischio.
  • Analizzare le cause storiche e strutturali del cambiamento climatico, dell’inquinamento atmosferico e del degrado ecologico e descrivere i modi in cui ciò crea ed esacerba la disuguaglianza nella salute.
  • Descrivere i modi in cui il sistema sanitario contribuisce al cambiamento climatico e in che modo l’erogazione dell’assistenza sanitaria è vulnerabile agli eventi legati al clima.
  • Esplorare i ruoli che gli operatori sanitari e le istituzioni possono svolgere nelle soluzioni climatiche.

Il rinnovamento dei curricula non si limiterà alla Facoltà di medicina, ma comprenderà anche la formazione specialistica. Molti medici praticanti non hanno ricevuto tale formazione durante il ciclo di studi, il che rende fondamentale l’aggiornamento continuo.

L’impegno delle Università è supportato da organizzazioni globali come il Global Consortium on Climate and Health Education, la cui mission è di mettere insieme tutte le organizzazioni che operano in ambito sanitario per creare un settore globale pronto ad affrontare il cambiamento climatico, a mobilitare e guidare la promozione della salute e le risposte ad eventi climatici negativi.

La nuova realtà è che le Facoltà di medicina stanno adattando i loro programmi di studio per assicurare che i futuri medici siano preparati ad affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico. Tale cambiamento riflette la crescente consapevolezza dell’interconnessione tra salute umana e salute del pianeta, e del ruolo cruciale che i medici possono giocare nel promuovere una società più resiliente.

Climate Change and Health. Monique Brouillette. Medical Schools Are Updating Their Curricula as Climate Change Becomes Impossible to Ignore. JAMA. August 16, 2024. doi: 10.1001/jama.2024.13506. https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2822673

WHO. Environment, Climate change and Health. https://www.who.int/teams/environment-climate-change-and-health

Global Consortium on Climate and Health Education. https://www.publichealth.columbia.edu/research/programs/global-consortium-climate-health-education