“Applicazione di un programma computerizzato di antimicrobial stewardship nell’era dei batteri multiresistenti”.
Questo è il titolo della Tesi di Laurea con cui il Dott. Arlando Lorenzo ha conseguito, con il massimo dei voti, la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino nell’Anno Accademico 2022/2023. La sua Tesi, infatti, rappresenta uno sviluppo finale del PROGETTO SU OTTIMIZZAZIONE DELL’USO DEGLI ANTIBIOTICI IN OSPEDALE, oggetto di un finanziamento finalizzato per una Borsa di studio per una farmacista della SS Farmacia Ospedaliera Amedeo di Savoia da parte dell’associazione ASPIC ODV, e che può quindi considerarsi concluso.
Il Progetto ha coinvolto, oltre alla Struttura di Prevenzione del Rischio Infettivo, 3 Reparti del Dipartimento Medico dell’ASL Città di Torino:
- SC Medicina per Intensità di Cure 2 (SC MIC 2), Ospedale S. Giovanni Bosco
- SC Malattie Infettive e Tropicali, Ospedale Amedeo di Savoia
- SC Geriatria, Ospedale Maria Vittoria
Ha avuto inizio nel 2021, anche se pianificato dall’inizio del 2020, ma poi inevitabilmente posticipato per l’irrompere della pandemia da Coronavirus. Nel periodo tra settembre e novembre 2021, nei Reparti in oggetto è stato reso operativo, o aggiornato dove già presente, l’applicativo PRISMA, in modo da registrare il consumo di antibiotici prima dell’entrata in vigore di una specifica politica di Stewardship. In questa prima fase il sistema ha così registrato tutte le prescrizioni di antibiotici per l’anno 2022; a dicembre, il software ha subito un ulteriore aggiornamento, con l’inserimento dei protocolli aziendali di riferimento per la terapia antibiotica empirica in ogni specifica infezione. La registrazione, ripetuta nel 2023, ha quindi permesso di confrontare i dati di consumo ed esposizione agli antibiotici (seconda fase) rispetto all’anno precedente, dopo l’implementazione di un intervento di Antimicrobial-Stewardship direttamente sul programma operativo computerizzato PRISMA ed incontri di formazione con il personale medico dei reparti coinvolti.
Sono stati analizzati i periodi di gennaio-aprile del 2022 e del 2023.
Nei Risultati sono riportati i confronti tra i due periodi nei 3 reparti in merito a:
- esposizione ad antibiotici, espressa in DDD (Defined Daily Dose)/100 giornate di degenza suddivisa per classi di antibiotici
- durata media della terapia per antibiotico, con riferimento anche al Ratio OMS tra farmaci a spettro ampio e ristretto
- percentuale di pazienti trattati con antibiotici
- analisi dei tipi di infezione presenti nei diversi reparti
- accuratezza diagnostica delle infezioni ottenuta con il programma PRISMA
- epidemiologia locale dei germi multi-resistenti
Per il dettaglio dei risultati non si può che rimandare al testo, data la loro numerosità, specificità e particolarità. Più in generale, si può comunque affermare che la percentuale di pazienti in terapia antibiotica è sempre elevata: in Geriatria è significativamente diminuita tra i due periodi, da 53 a 47%; in Medicina è stabile o leggermente aumentata (da 46 a 48%); in Malattia Infettive è ovviamente, considerata la tipologia di pazienti, più elevata, ed in significativo aumento rispetto al 2022 (da 61 a 71/%), quando molti pazienti ricoverati erano affetti da COVID-19 e senza terapia antibiotica se non in presenza di sovrainfezioni batteriche.
Le principali infezioni sono rappresentate da Infezioni della cute/tessuti molli ed endocarditi in Malattie Infettive (31%), seguite da polmoniti comunitarie/nosocomiali (19%); mentre le infezioni respiratorie acute/croniche e comunitarie/nosocomiali sono saldamente al primo posto in Geriatria e Medicina (rispettivamente 33 e 32%), seguite da infezioni addominali (15 e 17%) e dalle sepsi (12 e 18%).
La durata media della terapia non si è sostanzialmente modificata tra i periodi ed appare in linea, tranne casi particolari, con le indicazioni aziendali per tipo di patologia. Nei due reparti medici, per esempio, la durata della terapia con fluorochinoloni ha una mediana di circa 6 giorni ed è in riduzione rispetto al 2022.
Infine, i profili di antibiotico-resistenza dei principali microrganismi isolati sono in linea con gli ultimi dati regionali piemontesi del 2021.
In conclusione, il Progetto ed i risultati della Tesi, che ne ha condiviso le motivazioni, gli obiettivi, il setting e l’impostazione, confermano che, in considerazione dell’epidemiologia dei microrganismi multiresistenti e dei fenomeni di antibiotico-resistenza, nessuna struttura ospedaliera può fare a meno di un programma di Stewardship Antimicrobica. Anche se nella pratica è difficile stabilire quanto i cambiamenti nel consumo di antibiotici e la durata media delle relative terapie possano dipendere dagli interventi implementati con il progetto, resta un punto fermo la necessità di continuare ad operare con lo scopo di ottimizzare ogni singola terapia antibiotica.
Oltre a quello che è stato fatto, è risultato chiaro quello che si può fare attraverso il continuo monitoraggio dei risultati di un programma di Antimicrobial-Stewardship.
Lo sforzo non può che essere multidisciplinare, come nel nostro caso, con il coinvolgimento diretto di Medici dei reparti di Degenza, di Internisti, Infettivologi, Microbiologi, Farmacisti, Epidemiologi ed esperti di Infection Control, cui non può mancare l’insostituibile supporto delle Direzioni.
Al Dott. Arlando un sentito ringraziamento per la disponibilità, la qualità e la passione del lavoro svolto, ricchissimo di dati, completo nell’inquadrare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza e le strategie con cui affrontarla, rigoroso metodologicamente secondo i presupposti del Progetto.
Il documento completo della Tesi é disponibile nella sezione Pubblicazioni del sito.
Riferimenti
Vedi l’intero progetto: Ottimizzazione dell’uso degli antibiotici in ospedale
Istituto Superiore di Sanità,
News del 25/05/2023:
Diffusione europea dell’antibiotico-resistenza: i dati 2021