Nozioni di base
Sars-CoV-2 è un Coronavirus costituito da un acido ribonucleico (RNA) e da un involucro esterno proteico. Queste proteine sono gli antigeni che inducono la risposta immunitaria dell’ospite contro il virus. Tra loro l’antigene con maggiore capacità immunogenica è la proteina S (Spike), che permette al virus di ancorarsi alle cellule dell’ospite ed infettarle. L’immunizzazione indotta dai vaccini anti-SARS-CoV-2 ha come bersaglio la proteina S.
Composizione dei principali vaccini
- Vaccino mRNA virale. (Aziende produttrici: Pfizer, BioNTech, Moderna. Già disponibile in Italia). La tecnica di produzione di questi vaccini è assolutamente rivoluzionaria. Il vaccino non contiene né il virus né il suo patrimonio genetico. In pratica: i geni che codificano la proteina S si trovano in un certo segmento dell’RNA di SARS-CoV-2. Tale segmento viene riprodotto “a stampo” in un RNA messaggero (mRNA) e incluso in nanoparticelle lipidiche che aumentano ulteriormente la stimolazione. Una volta iniettato, esso non entra nel nucleo cellulare e non si integra né replica nel DNA umano, ma viene direttamente riconosciuto dalle strutture cellulari deputate alla sintesi proteica (Ribosomi), i quali leggono il codice di sintesi veicolato dal messaggero e iniziano a fabbricare la proteina S. L’antigene che va a stimolare la risposta immunitaria viene quindi fabbricato dalla stessa cellula ospite. L’mRNA del vaccino è successivamente degradato nel giro di pochi giorni.
- Vaccini a vettore virale. (Aziende produttrici: AstraZeneca, Johnson & Johnson, Reithera. Non ancora disponibili In Italia). Contengono un virus diverso, non correlato a SARS-CoV-2, generalmente della famiglia Adenovirus, derivato da un animale, per esempio il gorilla, e non patogeno per l’uomo, il cui genoma è stato modificato per codificare la proteina S di SARS-CoV-2. Il virus non si replica nelle cellule dell’ospite vaccinato.
- Vaccini a sub unità proteiche (Aziende produttrici: Sanofi, Novovax. Non ancora disponibili in Italia). Questi vaccini contengono componenti o subunità della proteina S bersaglio sintetizzata in laboratorio.
Modalità di vaccinazione
La risposta immunitaria alla vaccinazione ricalca la risposta immunitaria all’infezione naturale. Essa inizia poco dopo il contatto con l’antigene: durante un “periodo finestra” l’organismo mette a punto i meccanismi di produzione anticorpale, e poi dà avvio a una risposta primaria. Dopo circa una settimana si trovano già gli anticorpi IgM nel sangue del soggetto. Tuttavia, la produzione di anticorpi è molto più robusta ed efficace dopo un secondo contatto con l’antigene, la cosiddetta risposta secondaria con anticorpi IgG, destinati a perdurare nel tempo. Su queste basi biologiche, il vaccino è somministrato in due dosi distanziate di 3-4 settimane, mediante puntura intramuscolare nel muscolo deltoide della spalla. La protezione è efficace dopo circa un mese e mezzo dall’inizio del ciclo vaccinale.
Durata della protezione vaccinale
Non si sa con certezza quanto duri la protezione, perché l’arco di tempo impiegato per sviluppare i vaccini non è stato abbastanza lungo. Fortunatamente SARS-CoV-2 non sembra comportarsi diversamente da altri virus respiratori simili, quindi dovrebbe durare circa un anno. Dati recenti parlano di una durata di 2 anni per certi vaccini.
Riferimenti
Pichichero M. Understanding Messenger RNA and Other SARS-CoV-2 Vaccines. https://www.medscape.com/viewarticle/942654