2025/03/04 Le Promesse Tradite di Robert F. Kennedy Jr.: Tra Rassicurazioni al Senato e Tagli alla Sanità Pubblica


Un recente articolo su The Lancet analizza la nomina e le prime azioni di Robert F. Kennedy Jr. come Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti, incarico ottenuto con un voto risicato in Senato (52 a 48) dopo una serie di promesse fatte a senatori chiave, specialmente repubblicani. Tuttavia, in poche settimane dall’insediamento, le sue decisioni – o, in alcuni casi, la sua inazione – sembrano contraddire gli impegni presi, suscitando preoccupazioni nel mondo scientifico e sanitario.

Il Contest della Nomina

Robert F. Kennedy Jr., figlio del senatore Robert F. Kennedy e nipote del presidente John F. Kennedy, è un avvocato ambientalista, senza alcuna formazione medica o scientifica formale. È noto per le sue posizioni controverse sui vaccini, sulla gestione della salute pubblica e sulla ricerca medica tradizionale. Durante la pandemia di COVID-19, ha chiesto il ritiro dell’approvazione di emergenza dei vaccini anti-COVID e ha evitato di dichiarare esplicitamente che i vaccini non causano autismo, teoria ampiamente smentita dalla comunità scientifica.

Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani è un’istituzione di enorme importanza, con budget di 1,8 trilioni di dollari – equivalente a un quarto dell’intero bilancio federale – e con oltre 80.000 dipendenti. Controlla 13 agenzie, tra cui Food and Drug Administration (FDA), National Institutes of Health (NIH), enti  che svolgono un ruolo fondamentale nella regolamentazione dei farmaci, nella prevenzione delle malattie e nella gestione dei programmi di assistenza sanitaria per oltre 160 milioni di americani .

La sua conferma al Senato è stata controversa, con tutti i democratici contrari, sostenuta da un solo repubblicano, Mitch McConnell, un sopravvissuto alla poliomielite. Il voto contrario è stato motivato dalla preoccupazione che Kennedy, con le sue idee passate, potesse minare la fiducia pubblica nei vaccini e nella sanità pubblica.

Le Promesse per ottenere il voto

Per ottenere il sostegno di alcuni senatori repubblicani, Kennedy ha dovuto fare una serie di promesse. Ad esempio, ha assicurato alla senatrice Lisa Murkowski che avrebbe incoraggiato le vaccinazioni, che avrebbe garantito l’accesso alle informazioni scientifiche basate su dati affidabili e che avrebbe lavorato con il Congresso per preservare la fiducia nei vaccini.

Allo stesso modo, la senatrice Susan Collins ha dichiarato di aver sostenuto Kennedy dopo aver avuto garanzie sul fatto che non avrebbe limitato l’accesso ai vaccini, specialmente quello contro la poliomielite. Inoltre, Kennedy ha promesso di non ridurre i finanziamenti per la ricerca sulle malattie infettive e di supportare lo sviluppo di nuovi vaccini, come quello contro la malattia di Lyme. Un altro punto chiave che Kennedy ha dovuto affrontare riguardava l’ordine esecutivo dell’amministrazione Trump che riduceva i finanziamenti ai NIH, un taglio che avrebbe colpito ricerche cruciali su malattie gravi. Kennedy ha promesso di riesaminare la questione una volta in carica.

Anche il senatore Bill Cassidy, medico e presidente della Commissione Salute del Senato, ha espresso preoccupazione sulle dichiarazioni passate di Kennedy sui vaccini. Dopo diverse conversazioni private, Cassidy ha ottenuto rassicurazioni che Kennedy avrebbe mantenuto le raccomandazioni dell’Advisory Committee on Immunization Practices senza modificarle, non avrebbe creato sistemi paralleli di approvazione dei vaccini e avrebbe mantenuto il messaggio ufficiale che i vaccini non causano autismo.

Le Prime Contraddizioni tra Parole e Azioni

Tuttavia, le prime settimane di Kennedy alla guida dell’HHS sembrano contraddire questi impegni. Mentre il presidente Donald Trump prosegue con i suoi ordini esecutivi volti a ridurre le dimensioni e i costi del governo federale, Kennedy non è intervenuto per fermare i tagli al personale e ai fondi della sanità pubblica. Alcuni esempi includono:

  • Tagli ai fondi NIH. Trump ha ridotto di 4 miliardi di dollari il finanziamento per la ricerca medica, colpendo in particolare i costi indiretti di gestione dei laboratori e delle attrezzature. Kennedy non ha ancora agito per contrastare questa misura.
  • Sospensione di una campagna dei CDC sulla vaccinazione antinfluenzale, senza che Kennedy intervenisse per ripristinarla.
  • Rinvio di una riunione chiave del CDC Advisory Committee on Immunization Practices, per la prima volta in 40 anni. Questo comitato indipendente valuta l’efficacia e la sicurezza dei vaccini e fornisce raccomandazioni cruciali per le politiche sanitarie.
  • Licenziamenti massicci nel settore sanitario. Circa 700 dipendenti della FDA sono stati licenziati, inclusi 89 ispettori della sicurezza alimentare, sollevando preoccupazioni sulla capacità dell’Agenzia di garantire il controllo degli alimenti.

Questi silenzi e mancate azioni hanno suscitato forti critiche da parte della comunità scientifica e politica. La deputata democratica Rosa De Lauro ha definito il rinvio dell’incontro del CDC un segnale profondamente preoccupante, che mette in dubbio l’impegno dell’amministrazione Trump-Kennedy nella protezione della salute pubblica.

Un’altra questione spinosa riguarda il futuro dell’Epidemic Intelligence Service (EIS), prestigioso programma di epidemiologia sul campo che forma specialisti per rispondere a epidemie e minacce sanitarie. L’amministrazione Trump aveva previsto il licenziamento di 50 ufficiali dell’EIS: Kennedy non ha ancora espresso alcuna opposizione chiara a tale misura. Questo allarma illustri esperti in quanto EIS è descritto come il programma più importante al mondo per la gestione delle epidemie.

L’unico caso in cui Kennedy ha preso una posizione contraria ai tagli dell’amministrazione Trump riguarda l’ Indian Health Service (IHS), Servizio Sanitario dedicato agli indiani d’America e ai nativi dell’Alaska che avrebbe dovuto perdere 950 operatori sanitari. Dopo le proteste di gruppi di difesa dei nativi americani e di alcuni membri del Congresso, Kennedy ha annullato il provvedimento, riconoscendo che la popolazione indigena soffre del più alto tasso di malattie croniche negli Stati Uniti. Ha dichiarato che l’IHS sarà una priorità nei prossimi quattro anni.

Un futuro imprevedibile

L’articolo evidenzia il contrasto tra le promesse fatte da Kennedy per ottenere la conferma al Senato e le azioni effettive nei primi giorni della sua amministrazione. Mentre alcuni senatori repubblicani si sono detti rassicurati dalle sue parole, le prime decisioni (o l’assenza di esse) indicano un allineamento con la politica di Trump di riduzione del ruolo del governo federale nella sanità pubblica. Le preoccupazioni maggiori riguardano il futuro dei vaccini, la trasparenza delle decisioni sanitarie e la stabilità dei finanziamenti per la ricerca medica. Se queste tendenze continueranno, Kennedy potrebbe trovarsi presto in conflitto con i senatori repubblicani moderati che lo hanno sostenuto e con la comunità scientifica, mettendo in discussione le sue capacità di guidare il Dipartimento della Salute in modo efficace.

Riferimenti

Susanna Jaffe. Robert F Kennedy Jr’s promises. World Report. The Lancet, March 01, 2025. https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(25)00398-8/fulltext
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