La promessa di una vita più lunga


L’insieme delle norme igieniche, cioè essenzialmente la Prevenzione, è stato descritto come la reazione al vecchio credo fatalistico che la morte si verifica inevitabilmente a un tasso costante. Dallo studio delle statistiche sulla durata della vita ci accorgiamo però che “la morte non segue una legge di ferro”. Secondo un rapporto della National Conservation Commission americana, 15 anni fa, le statistiche per l’India mostravano che la durata media della vita laggiù era inferiore ai 25 anni. In Svezia, superava i 50 anni; in Massachussets, USA, era di 45 anni. Ad oggi, la lunghezza della vita sta aumentando ovunque la scienza medica e la medicina preventiva siano applicate. In India è stazionaria. In Europa è raddoppiata nel corso di due secoli e mezzo. L’aumento durante il 17° e 18° secolo era circa di quattro anni per secolo; durante la prima metà del 19° secolo, attorno ai nove anni per secolo; durante la seconda metà del 19° secolo, circa 17 anni per secolo; in Germania, dove la sanità ha raggiunto il massimo sviluppo, l’aumento è stato di 27 anni per secolo. Negli USA, statistiche comparabili con queste sono disponibili per lo stato del Massachussets, dove la vita si allunga di circa 14 anni per secolo, la metà rispetto alla Germania.

Questi dati generali sono incoraggianti per quanto riguarda il futuro. La promessa che contengono per una maggiore conservazione della vitalità umana stimola il mondo sanitario a rinnovare gli sforzi, e può indirizzare le associazioni no-profit a supportare con sostanziali finanziamenti gli attuali sforzi della medicina preventiva. Certo i risultati di questi sforzi non saranno immediati, ma devono essere attesi con calma per parecchio tempo. Una delle difficoltà con cui i sostenitori della conservazione delle foreste mediante piantagioni estensive di nuovi alberi devono confrontarsi, consiste proprio nel lungo periodo richiesto per la loro crescita. Il frenetico uomo contemporaneo non è sempre disposto ad occuparsi delle necessità delle generazioni a venire. È stato abituato dai ritmi sostenuti della vita moderna a pretendere i risultati qui e subito. Il tempo richiesto in passato per costruire una linea ferroviaria transcontinentale o il canale di Panama ora sembra un’eternità a che è abituato alla turnazione h 24 dei lavoratori e alla consegna in giornata di lettere e pacchi da una parte all’altra del Paese. Nulla da stupirsi, di fatto; quindi, di fronte a questa lentezza, uomini e donne contemporanei devono essere incoraggiati con esempi specifici.

Non può esservi il minimo dubbio che la maggior parte di questa imponente diminuzione dei tassi di mortalità sia stata risultato diretto dell’applicazione delle misure preventive da parte del mondo sanitario. Come si è verificato? Dalle registrazioni di cui disponiamo appare che, nel 1877, nella città di New York 105 bambini su mille di età <5 anni morirono, in confronto ai 20 dello stesso gruppo di età nel 1923: una diminuzione dell’81%!  Se, come sovente si presume, il tasso di mortalità in questo gruppo di età rispecchia il progresso di una comunità, vi sono motivi reali di ottimismo per quanto riguarda il futuro. Le autorità sanitarie di NYC attribuiscono questo clamoroso miglioramento a tre fattori: prima di tutto, al controllo delle malattie infettive dell’infanzia, come la difterite e altre malattie familiari, in cui il ruolo da protagonista spetta alle vaccinazioni; all’avvento e uso generalizzato di latte pastorizzato, ottenuto dopo anni di regolazione e controllo costanti; all’intervento di un gran numero di Enti, essenzialmente filantropici, che hanno lavorato al fianco degli organi sanitari. Il vaiolo è stato eradicato, le morti per tifo sono sporadiche, la febbre malarica come causa di morte sta scomparendo in questa megalopoli. 

Il rapporto della città di New York afferma che l’aumento dell’aspettativa di vita si è verificato quasi interamente nella fascia di età <35 anni. L’obiettivo per il futuro sarà necessariamente quello di allungare e migliorare la vita dei soggetti di mezza età e di età avanzata. La prevenzione fornisce già, tuttavia, molti dati e molti metodi per incoraggiare la sanità globale a delineare strategie e ricercare i mezzi per assicurare una riduzione progressiva ed uniforme della mortalità nel mondo.

The Promise of a Longer Lifetime. JAMA. 2024 Apr 18. doi: 10.1001/jama.2023.18284