OMS Regione Europea – Congresso sull’obesità 2022


Report Finale

I dati

Il nuovo rapporto dell’OMS sull’obesità nella regione europea mette a nudo inequivocabilmente il dramma di salute, ma anche sociale ed economico, dell’obesità. Il Congresso Annuale Europeo sull’obesità, che si è tenuto a Maastricht dal 4 al 7 maggio 2022, ha presentato dati impressionanti, tanto che il report finale parla di epidemia. Il 59% degli adulti e quasi 1 bambino su 3 (29% dei ragazzi e 27% delle ragazze) in Europa sono in sovrappeso o obesi: la prevalenza dell’obesità negli adulti è più alta che in qualsiasi altra regione dell’OMS, ad eccezione delle Americhe. Inoltre, i dati sono costantemente in aumento, e nessuno dei 53 Paesi membri è sulla buona strada per poter raggiungere l’obiettivo di fermare questo andamento entro il 2025.

L’obesità è una vera e propria malattia, oltre a essere un fattore di rischio per una moltitudine di altre condizioni patologiche, tra cui malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2, malattie respiratorie croniche e tumori. Ad esempio – rilevano dall’OMS – è considerata la causa di almeno 13 diversi tipi di cancro, ed è probabile che sia direttamente responsabile di almeno 200.000 nuovi casi all’anno in tutta Europa, cifra destinata ad aumentare nei prossimi anni.
Il sovrappeso e l’obesità sono tra le principali cause di morte e disabilità nella regione europea, con stime che ipotizzano oltre 1,2 milioni di morti l’anno, pari a oltre il 13% della mortalità. Sovrappeso e obesità sono anche il principale fattore di rischio per la disabilità, causando il 7% degli anni totali vissuti con disabilità nella regione.

A questi elementi si è aggiunto negli ultimi due anni il Covid: le persone in sovrappeso e con obesità, sono state colpite in modo sproporzionato dalle conseguenze della pandemia, con «cambiamenti sfavorevoli nel consumo di cibo e nei modelli di attività fisica che avranno effetti sulla salute della popolazione negli anni a venire, e richiederanno uno sforzo significativo per invertire la rotta».

Gli obiettivi

La prevenzione resta il caposaldo per invertire la tendenza. Il Report mette in evidenza come un peso corporeo “malsano” nei primi anni di vita (età 2-5) possa influenzare la tendenza di una persona a sviluppare precocemente l’obesità già alle soglie della pubertà (età 10-12). È però necessario andare aldilà della semplice combinazione di dieta malsana e inattività fisica, e dei loro determinanti economici e culturali (i ceti più poveri e con basso livello di istruzione hanno un tasso più alto di obesità).  Al di là delle abitudini alimentari, che incidono, le cause sono molto più complesse. E’ necessaria una nuova riflessione sull’ambiente nel quale i bambini crescono, cioè sul fatto che fattori ambientali unici delle società altamente digitalizzate dell’Europa moderna siano anche i motori dell’obesità. Tra gli esempi, il marketing digitale di prodotti alimentari non salutari per i bambini e la proliferazione di giochi online sedentari, che contribuiscono alla crescente ondata di sovrappeso e obesità nella regione europea. Senza trascurare, però, che dal digitale possono arrivare anche opportunità per la promozione e la discussione della salute e del benessere (educazione digitale, applicazioni su diete ed esercizi fisici).

Gli Stati europei sono messi in allerta: affrontare l’obesità è fondamentale, e deve essere considerato una priorità per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’OMS per il quinquennio 2020-2025. Secondo l’OMS, saranno gli interventi “politici” mirati ai determinanti ambientali e commerciali di una dieta povera a livello di intera popolazione i più efficaci nel frenare l’epidemia di obesità, affrontare le disuguaglianze alimentari e raggiungere sistemi alimentari sostenibili dal punto di vista ambientale. Soltanto strategie integrate e un impegno politico “di alto livello” che incida sulla vita dei singoli e contrasti le disuguaglianze, hanno la forza di affrontare un problema complesso, con determinanti sfaccettati e pesanti conseguenze sulla salute come quello dell’obesità.

Ecco alcuni specifiche iniziative messe in luce nel Rapporto OMS:

  • Interventi fiscali, come tassazione sulle bevande zuccherate e sovvenzioni per gli alimenti sani
  •  Restrizioni alla commercializzazione di alimenti malsani per i bambini
  •  Miglioramento dell’accesso ai servizi di gestione dell’obesità e del sovrappeso nell’assistenza sanitaria di base, nell’ambito della copertura sanitaria universale
  • Sforzi per migliorare la dieta e l’attività fisica nel corso della vita, compresi la prevenzione e la cura in gravidanza, la promozione dell’allattamento al seno, gli interventi scolastici e gli interventi per creare ambienti che migliorino l’accessibilità anche economica a cibi sani e attività fisica.

Si deve dunque creare un ambiente più motivante, promuovendo investimenti nei servizi digitali, portando innovazione nella salute e sviluppando sistemi sanitari forti e resilienti.

Riferimenti

WHO European Regional Obesity Report 2022. https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/353747/9789289057738-eng.pdf