Settimana mondiale 2022 per l’immunizzazione


Lunga vita a tutti

  • È appena trascorsa la Settimana Mondiale per l’Immunizzazione (24 – 30 aprile 2022), proclamata dalla OMS per aumentare la consapevolezza sulle azioni collettive necessarie per:
  • Sensibilizzare tutti gli esseri umani sull’importanza dei vaccini e dell’immunizzazione delle popolazioni di tutto il mondo.
  • Promuovere l’uso dei vaccini per proteggere le persone di tutte le età e di ogni parte del mondo contro le malattie prevenibili con i vaccini.
  • Assicurarsi che i governi nazionali ricevano le linee guida e il supporto tecnico necessari per mettere in piedi e migliorare programmi di immunizzazione di massa ad alto livello.
  • Lo scopo ultimo di tutto questo è la protezione di sempre più persone – e delle loro comunità –contro le malattie prevenibili coi vaccini.

La campagna di quest’anno arriva in un momento critico, perché la pandemia da Covid-19 ha sconvolto i sistemi sanitari, incluse le agende delle vaccinazioni di routine, causando uno stop al progresso in atto. Abbiamo tutti acquisito familiarità con i sentimenti di perdita, di paura e di incertezza che accompagnano il dilagare di una malattia. Purtroppo, milioni di persone non possono ancora godere dei benefici connessi ai vaccini salva-vita, e quindi è urgente raggiungerle e portare tutti allo stesso livello. I vaccini hanno indiscriminatamente salvato vite a partire dal 1796, anno in cui il medico britannico Edward Jenner mise a punto il primo vaccino per combattere una malattia gravissima, mortale o debilitante: il vaiolo. Da allora, per due secoli e un quarto, centinaia di altre vaccinazioni hanno continuato a donare a miliardi di individui una vita più lunga e più piena.

Ogni giorno della settimana sono stati pubblicati sulla pagina dedicata contenuti facilmente comprensibili e utilizzabili ai fini della sensibilizzazione nostra e dei nostri contatti.

Interessante tra questi è un elenco dei momenti salienti nella storia delle vaccinazioni:

1796. Il medico britannico Edward Jenner prepara il primo vaccino al mondo funzionante contro il vaiolo. Egli aveva scoperto che chi era guarito dal vaiolo, ne diventava immune.

1806. Napoleone Bonaparte e il presidente USA Thomas Jefferson riconoscono il lavoro del

dr. Jenner e sostengono la vaccinazione antivaiolosa.

1885. Louis Pasteur riesce a prevenire la rabbia, mediante vaccinazione post-contagio.

1918-19. La pandemia di influenza “Spagnola” uccide 1 su 67 soldati americani, facendo sì che la produzione di un vaccino anti-influenza diventi una priorità militare.

1967. Mentre la OMS annuncia l’intensificazione del Programma per l’Eradicazione del Vaiolo, si dà inizio alla vaccinazione di massa contro la malattia.

1971. Il vaccino del morbillo (1967) è combinato con i vaccini recentemente sviluppati contro parotite (1969) e rosolia (1969), in un’unica vaccinazione.

1980. La OMS dichiara eradicato il vaiolo nel mondo.

1988. La OMS lancia la campagna globale di eradicazione della poliomielite

1995. Gli scienziati cominciano a lavorare su un vaccino contro il papilloma virus umano (HPV), dopo che sono stati dimostrati i legami del virus con il cancro della cervice uterina.

2016. Il successo del progetto “Vaccino contro la Meningite” sottolinea il ruolo chiave della collaborazione pubblico-privato nella spinta a sviluppare i vaccini.

2019. La OMS dà una prima approvazione a un vaccino contro il virus Ebola per il suo impiego nei Paesi ad alto rischio.

2021. La OMS fa appello agli stati membri a dare la priorità in tutti i paesi alla vaccinazione contro Covid-19, per tutti i lavoratori della sanità e i gruppi a rischio.

Quella dei vaccini è una storia di successo per la sanità e lo sviluppo in tutto il mondo, perché milioni di vite vengono salvate ogni anno. I vaccini riducono il rischio di acquisire una malattia, utilizzando le difese naturali che il nostro corpo impiega normalmente per proteggersi. Quando una persona riceve un vaccino, è il suo sistema immune che risponde.

Oggi abbiamo vaccini per prevenire più di 20 malattie che minacciano la nostra vita. Attualmente si calcola che l’immunizzazione prevenga ogni anno da 3,5 a 5 milioni di morti per malattie come difterite, tetano, pertosse, influenza e morbillo, rendendo possibile a chi la riceve una vita più lunga e più sana. La vaccinazione è un diritto umano indiscutibile e deve far parte dell’assistenza di base. È anche uno dei migliori investimenti economici, se si pensa ai costi enormi delle cure nella fase acuta e cronica delle patologie interessate. Senza dimenticare che sono indispensabili nella lotta alla resistenza antimicrobica perché prevengono malattie, sia batteriche sia virali, e riducono l’uso inappropriato di antibiotici, salvaguardandone l’efficacia.

I genitori possono essere meno tormentati dalla paura che i loro bambini soffrano di malattie devastanti, che hanno rappresentato una piaga per le passate generazioni. Anche gli adulti, grazie a vaccini come l’anti-HPV e l’influenza, possono vivere vite più piene e sicure.

Eppure, nonostante enormi progressi, la copertura vaccinale negli ultimi anni è rimasta stabile, ed addirittura diminuita nel 2020, per la prima volta in un decennio. La pandemia da COVID-19 e il conseguente scompiglio sociale degli ultimi due anni, hanno messo sotto pressione i sistemi sanitari, per cui 23 milioni di bambini non sono stati sottoposti alle vaccinazioni di routine nel 2020, il numero più alto dal 2009. Dati preliminari del 2021 mostrano che questo sconvolgimento continua, ma in misura minore, e per la fine del 2021 quasi tutti i Paesi hanno introdotto anche la vaccinazione Covid. A questo proposito, ai primi mesi del 2022 risulta un miliardo di dosi di vaccino somministrate nel mondo grazie al programma di collaborazione internazionale COVAX.

Cosa vuol dire aumentare la consapevolezza, e come possiamo essere coinvolti?

La parola chiave è “comunicazione”:

  • Spargere la voce sulla campagna e i suoi contenuti
  • Coinvolgere quelli che possiamo raggiungere in conversazioni di persona, o sui social media, scambiando le personali conoscenze ed esperienze
  • Imparare insieme
  • Considerare le vaccinazioni un diritto di tutti
  • Rimanere aggiornati sullo stato dell’arte nel campo delle vaccinazioni.